lunedì 12 gennaio 2009

Anno nuovo, storia vecchia



In tutti I sensi.


L’avversario, il Napoli, non era dei più semplici, ma da tifoso spero sempre nel grande risultato. Cosi, dopo la lunga astinenza natalizia compensata da grandi abbuffate, ritornano le vecchie abitudine della domenica, giorno del grande evento, il giorno della partita.
Dobbiamo fare i conti con il mal di trasferta, non riusciamo a fare risultato e a segnare un gol da tempi memorabili. Il Catania inizia veramente bene. Un grande primo tempo. Un grande Carboni, una diga, giocatore che ogni allenatore vorrebbe avere.
Ma verso la fine del primo tempo un episodio segna la partita.
Il calcio di rigore può essere opinabile, il fuorigioco discutibile, ma il tempo non è assoluto? Perché fischiare qualche secondo prima? Il regolamento non dice che un tempo dovrebbe durare almeno 45 minuti?
Chiedo a coloro che conoscono il regolamento, ci sono gli estremi per un ricorso?
Adesso Collina alla domenica sportiva dirà che l’arbitro Celi era in buona fede, e che probabilmente il suo cronometro era avanti di qualche secondo, quindi tutto regolare.
Poi la FIGC aprirà un’inchiesta contro il Catania, reo di aver protestato per appena 5 secondi., perché queste cose fanno male al calcio.
Quindi Matarrese, rilascerà un’intervista affermando che i soliti catanesi non dovrebbero protestare per così poco.
Inizia il secondo tempo. Il Napoli, come era nella logica, è leggermente più incisivo, l’arbitro decisivo. Con questo non voglio giustificare l’ennesima sconfitta in trasferta, o la cronica mancanza di reazione allo svantaggio, o l’atteggiamento rinunciatario del Catania, che raramente tira in porta.
Ma avete visto l’arbitro? Avete contato quante volte ha fischiato contro il Catania dentro l’area del Napoli? Avete contato il numero di punizioni al limite dell’area a favore del Napoli? Avete contato quanti contrasti dubbi a centrocampo sono stati fischiati a favore del Catania? Contate e tirate le somme. Malafede? Non ci giurerei, ma il dubbio rimane.
Non si può gestire una partita in questa maniera.
Il sorriso di Zenga, uno che a calcio ha giocato a livelli altissimi, dice tutto. Più eloquente di qualunque parola e protesta.
Il rigore. C’era, niente da dire. Ma tutti i tifosi catanesi una domanda se la saranno posta? Ma il rigore contro il Milan, non era simile? Due pesi, due misure? Si, due pesi, due misure.
Abbiamo 25 punti, ne mancano 15 alla salvezza. Ogni punto lo abbiamo meritato, nessuno ci ha regalato niente. Anzi. E per questo dobbiamo stare vicini alla nostra Grande Squadra, incoraggiarla sempre. Dobbiamo dimostrare a tutti quelli che ci vogliono del male di essere inattaccabili.
Spero che la società si faccia sentire, che non permetta a certi individui di offendere, Catania, il Catania, e i Catanesi. Spero lo facciano anche coloro che ci rappresentano politicamente.
L’imperativo è vincere con il Bologna!!!
Poi penseremo anche a vincere in trasferta.

1 commento:

  1. mi piace l'imperativo,..assoluto,,,ma anche il non ponderabile che colpisce quasi sempre la nostra squadra

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